IVA
Di seguito forniamo una sintesi delle casistiche per le quali è prevista per legge l’applicazione di agevolazioni ai fini IVA.
SE IL CLIENTE FINALE (PRIVATO O IMPRESA) HA UNA SCIA PER LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE O DI RISANAMENTO CONSERVATIVO
SE IL CLIENTE FINALE HA UN PERMESSO DI COSTRUIRE NUOVA COSTRUZIONE USO ABITATIVO
SE IL CLIENTE FINALE HA UNA CIL PER MANUTENZIONE ORDINARIA, STRAORDINARIA O PER LAVORI IN EDILIZIA LIBERA
Nessuna agevolazione IVA è prevista per interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria o per lavori in edilizia libera sull’acquisto di accessori bagno, mobili bagno, pavimenti e rivestimenti (senza posa in opera), arredamento e cucine.
SE IL CLIENTE FINALE E’ MUNITO DI SPECIFICA PRESCRIZIONE AUTORIZZATIVA RILASCIATA DAL MEDICO SPECIALISTA DELL’ASL DI APPARTENENZA
DETRAZIONI FISCALI SU RISTRUTTURAZIONI, INTERVENTI PER IL RISPARMIO ENERGETICO, ARREDI ED ELETTRODOMESTICI
Con la legge di bilancio 2017 (legge n. 232 dell’11 dicembre 2016) è stata prorogata fino al 31 dicembre 2017 la detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie calcolata nel limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. È prorogato fino al 31 dicembre 2017 anche il “Bonus Mobili” che prevede la detrazione del 50% su una spesa massima di 10.000 euro per l’acquisto di mobili.
L’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia è disciplinata dall’art. 16-bis del Dpr 917/86 e consiste in una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare.
Tuttavia, per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2021 la detrazione è elevata al 50% e il limite massimo di spesa è di 96.000 euro.
Si può usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. L’agevolazione è stata prorogata dalla recente legge di bilancio (legge n. 178/2020, art. 1, comma 58) anche per gli acquisti che si effettuano nel 2021, ma può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2020. Per gli acquisti effettuati nel 2020, invece, è possibile fruire della detrazione solo se l’intervento di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2019. Il limite massimo di spesa è di 16.000 euro.
È stata inoltre introdotta, per il periodo compreso tra il 1 gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021, una detrazione d’imposta del 50% per le spese sostenute per l’adozione di misure antisismiche su edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1,2 e 3).
ESEMPIO SU RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE
€ 10.000 spesa ristrutturazione
– € 5.000 restituiti in 10 anni
(€ 500 all’ anno)
= € 5.000 di spesa effettiva
ESEMPIO ACQUISTO DI MOBILI
€ 4.000 totale investimento
– € 2.000 restituiti in 10 anni
(€ 200 all’ anno)
= € 2.000 spesa effettiva
I bonus sono rivolti a chi ha la proprietà di un immobile, l’usufrutto, la nuda proprietà di un immobile, ai locatari e comodatari. La detrazione spetta anche ai familiari conviventi con il proprietario di un edificio ed al convivente more uxoio, purché sostengano direttamente le spese e siano gli intestatari di bonifici e fatture.
Le spese sostenute, inoltre, devono essere “documentate”, conservando la documentazione attestante l’effettivo pagamento (ricevute dei bonifici, ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente) e le fatture di acquisto dei beni con la usuale specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti.
Ogni giorno di più conviene apportare modifiche alla propria casa per renderla più ecosostenibile, e l’efficienza energetica conviene, soprattutto grazie ai bonus dedicati a chi è attento a queste modifiche sulla propria abitazione.